Art Residency: 3 giorni di creatività

3 GIORNI DI RESIDENZA D'ARTE:

INIZIAZIONE ALLA CREATIVITA'

Per dettagli o prenotare: nveronesi@me.com

Ottobre-marzo il corso si terrà a Milano  

DESCRIZIONE:

Chiudi gli occhi e lascia che la tua mano tracci una forma:

  Alexandria arriva: ha tre giorni davanti a sé e vuole scoprire e capire la sua creatività. Non ha mai toccato un pennello, non ha mai disegnato.



E’ una giovane donna, 45 anni, viene da Denver/ Colorado ed è qui in Puglia da qualche mese, ha incontrato un uomo e vogliono convivere. Il suo permesso di soggiorno scadrà presto ed andrà in Albania per temporeggiare e trovare un modo per poter rimanere più a lungo in Italia.

E’ in un momento di grande cambiamento, sta cercando una nuova definizione di sé stessa e della sua vita. Farà due giorni di art residency in agosto e il terzo a settembre quando tornerà.




PITTURA

 Propongo ad Alexandria tre progetti: un quadro, una scultura fatta di intrecci di rami e di fili di midollino ed un lavoro ad uncinetto: un grosso uncinetto con cui userà strisce di sete ricavate da stoffe tagliate.


Decide di incominciare col quadro: le propongo diversi supporti e formati, sceglie una tela 80x50cm. Piuttosto coraggiosa, penso io, il formato è già una scelta importante: lo spazio, il campo d’azione.
Davanti alla tela bianca si sente bloccata, come paralizzata, non sa che cosa fare e non riesce ad iniziare. Le dico di chiudere gli occhi e di avere fiducia che dal “niente” verrà comunque fuori “qualcosa”. Da questo “qualcosa” partiremo, guardandolo come se fosse una nuvola che si trasforma nell’aria…
OK: chiude gli occhi, impregna il pennello di rosso e traccia una forma: la guarda e ci vede una donna. (Interessante la scelta del colore rosso: come il sangue che scorre nelle vene, l’energia vitale)
Poi prende il nero e ora con gli occhi aperti disegna linee e forme astratte. ( Il colore nero è la negazione del colore per antonomasia e rappresenta il confine che segna la conclusione della fase vitale). Sta per “girare pagina” una nuova vita!

Le chiedo se questa forma rossa stia volando e se sia ancora parziale e debba crescere: lei dice che quella è la forma e che il resto è il back-ground.
Questa forma è trasparente o piena? le chiedo.

Decide che è piena e incomincia a riempirla e ad esplorare colori e pennelli. Scopre che i colori le piacciono molto, che il loro brillare è vivo e che si sta divertendo.
In seguito Alexandria affievolisce il rosso diluendolo e portandolo a rosa, aggiunge un colore magenta quasi fosforescente e sceglie il giallo per il back-ground. Usa il blu/azzurro per il corpo e aggiunge una minuscola e vitale pennellata di verde fra quelli che lei riconosce come i  seni: nel plesso solare, un germoglio.
Infine alleggerisce il tutto con dei “vuoti” ottenuti con pennellate di colore bianco.
Dedica al quadro metà del primo giorno e poi metà del secondo.

 Il quadro a me sembra bello e completato ma lei non è soddisfatta, non le piace…


Facciamo un intervallo e preparo un pranzetto all’aperto.
 

ASSEMBLAGGIO E SCULTURA

Nel primo pomeriggio iniziamo il lavoro con dei rami di glicine appena tagliati, ancora verdi e flessibili. Le propongo di usare anche dei fili di midollino, ( legno dotato di grande flessibilità )
Le mostro dei miei lavori, come intrecciare i rami e come fissarli con piccoli nastri di sete colorate.

 Da qui lei parte con pazienza e nessuna paura.  
E’ interessante vedere come questo lavoro non la intimorisca: è perché non c’è un concetto culturalmente precostituito di cosa sia già stato fatto in questo campo? (contrariamente alla pittura).
Proporre delle tecniche e dei progetti completamente sconosciuti agli allievi, li libera istantaneamente da qualsiasi timore di sbagliare o di non farlo abbastanza bene, di colpo devono scoprire-inventare e non più copiare-imitare.

Alexandria è ora rilassata e senza fretta né impedimenti incomincia a creare un globo.
Sono rimaste poche ora a disposizione ma sa che lo potrà continuare a casa: le fornirò altri rami di glicine e materiali da portarsi via.
Dopo un paio d’ore ha già raggiunto la forma e l’organizzazione dei rami e dei nastri di seta e la vedo divertita e soddisfatta. Aggiunge delle bellissime perle di pasta di turchese e altre di vetro. Aggiunge colore con le strisce di seta per annodare i rami, in realtà sta “dipingendo” la sua idea!
E’ dunque ciò che abbiamo in mente di ciò che è gia stato fatto da altri artisti e nei secoli quello che ci blocca? Il timore di non essere capaci, di fare qualcosa di brutto, di sprecare tempo e materiali, di deludere noi stessi e gli altri. Ci mettiamo in paragone coll’idea precostituita e ci diamo una votazione? La libertà e lo sconosciuto possono essere molto stimolanti.
Con la scultura di rami lei non sente di avere dei limiti: è sufficiente stimolarla e supportarla attraverso indizi di possibilità, suggerendo solamente che non ci sono regole né nella dimensione né nella scelta dei materiali che potrebbe aggiungere.
Il mio studio offre una miriade di materiali: è un po’ come una stanza di gioco, dove tutto è disponibile, in attesa di essere usato.
Anche la natura è così, e mentre lavoriamo le racconto dei miei viaggi alla spiaggia dove raccolgo legni, conchiglie, sassi, vetrini, pezzi di plastica, di latta e alghe per poi usarli nei miei lavori creativi.
Le descrivo le escursioni nei boschi, raccogliendo bacche, foglie, terra, licheni, muschi, fiori, rami: tutto ciò che ci offre la natura ha una intrinseca bellezza, propio come le perle di pasta di turchese e di corallo… anzi di più perché non c’è stata nessuna manipolazione da parte dell’uomo e mantiene la verità e freschezza dell’autenticità.
Sono passate le ore del primo e del secondo pomeriggio e Alexandria, soddisfatta ma consapevole di volere continuare la sua opera, ha composto questo piccolo globo ( 35x 35 cm.)


UNCINETTO E STRISCE DI SETA COLORATA


 Non è rimasto molto tempo per il terzo lavoro: le mostro il tondo che ho fatto io e che ogni anno continuo ad ingrandire e lei inizia con un quadrato, impara a fare la maglia bassa e la maglia alta. Per ora è sufficiente, altri punti le confonderebbero le idee.

Il tempo per ora è terminato. Tornerà a settembre per completare la sua residency: si porta via solo l’uncinetto, il rettangolo che ha fatto, e una manciata di strisce di seta colorata che le regalo per il suo viaggio in Albania.

Il quadro e il globo li lascia nel mio studio perché non li considera finiti e vuole terminarli con me.



ULTIMO GIORNO: E' PASSATO UN MESE

Alexandria è tornata dall’Albania, è felice perché ha trovato un modo per potersi fermare in Italia ed iniziare una nuova vita, una casa e la convivenza con delle possibilità di crescita e costruzione.
Arriva da me e andiamo quasi subito nelle studio: di fronte alla sua tela è ancora insoddisfatta, continua a criticare dei dettagli a negare la riuscita del suo lavoro.
Le consiglio allora di prendersi la responsabilità della sua autocritica e cancellare, coprire di bianco quello che non le piace.
Ha paura, paura di rovinare tutto. Ma di rovinare che cosa le chiedo io? Qualcosa che non ti piace?
Le consiglio di arrischiarsi e di non avere paura: la paura è il nostro peggior nemico per la crescita.
Così prende coraggio, del colore bianco, un grosso pennello ed incomincia, col fiato sospeso, a coprire zone del dipinto.
Ci lavora lentamente, con momenti di riflessione e di pausa: ogni tanto l’aiuto con piccoli feed-back e procede.
Quando si ferma e si considera soddisfatta esclama: “ Questo quadro rappresenta proprio la mia vita” ed era vero: improvvisamente si erano creati 3 livelli: il passato il presente e la transizione. Ruota inoltre il quadro e lo vede adesso in verticale.

Il back-ground giallo, dove si muovono le pennellate nebulose ma chiare, piene di aspettative e di positività: il colore Giallo è simbolo della luce del sole ma anche della conoscenza e dell’energia, sia dell’intelletto che nervosa, ha la capacità di regolare la frequenza del battito cardiaco e la pressione arteriosa. E’ un colore di “appoggio psicologico”
Appoggiato al back-ground c’è il corpo di donna, un po’ pesante, rotondeggiante, drammatico, ma con quel germoglio verde nel plesso solare che dà l’indicazione del seme e d’un nuovo inizio.
Sopra il corpo ed in primo piano il presente: rosa, simbolo della capacità di dare e riceve amore, il colore rosa conferisce passione e vitalità nell’amore per altri e per sé stessi. La caratteristica principale di questo colore è quella di alleggerire la mente e di eliminare pensieri negativi che vi si possono annidare; simboleggia anche la capacità di aprirsi verso il prossimo.
Questo terzo livello è in movimento, come una ventata di incognita speranza, con un flusso di continuità verso l’alto, con l’indicazione che ricoprirà il tutto con il nuovo.
Ci si è riconosciuta ed era contenta.



Il tempo è scaduto, Alexandria raccoglie ancora elementi della natura da portarsi casa per terminare il suo globo intrecciato e mi promette che mi mostrerà fotografie del suo lavoro ad uncinetto.

In conclusione dice di essere stata molto contenta ed è carica di desiderio di esplorare ulteriormente i colori e di ampliare la sua creatività. Non ha più il dubbio di essere incapace e bloccata, ha capito il “trucco” del creare, il parallelo concreto fra la propria creazione e la vita, la gioia del gioco e l’avventura dell’invenzione. 


nveronesi@me.com 
https://nicolettaveronesi.net 

















 

Commenti

Post popolari in questo blog

Sunday workshop

Il Buddha del mio giardino e il caso