IL DINOSAURO e LA CONCHIGLIA. Dopo diversi mesi d’assenza apro la porta finestra sul giardinetto di casa e noto che il dinosauro di gomma e la grossa conchiglia appoggiati nelle aiuole sono incrostati di terra e della tipica fuliggine dell’aria di città. Con il dinosauro decido che lo laverò e gli darò uno spazio che gli si addica, con la conchiglia invece provo quasi un piccolo senso di vergogna... e la voglio solo pulire. “Ma come ho fatto a lasciare che si riducesse così l’opera paziente di un qualche animaletto delle profondità marine?” Ho portato entrambi nel lavandino del bagno e con spazzolino e sapone di Marsiglia ho incominciato a fregare. Col dinosauro ho fatto in fretta ma dalla conchiglia continuava ad uscire terra e qualcosa di simile al caffè, come quando si pulisce la moca. Mentre la pulivo e la risciacquavo, mi è venuto in mente di come mi piacessero le conchiglie fin da piccola e di com’ero contenta quando me ne arrivò una. Era l’idea di averne una tutta mia ma non mi ero mai posta il problema di prendermene anche cura. E così una volta arrivata la conchiglia l’ho appoggiata in giardino, per farlo più bello. Mentre la pulivo l’ho guardata da vicino e ho visto striature, una mappa di un percorso reale, quello dell’animaletto mentre la costruiva. Segni misteriosi, precisi, con una logica ripetitiva, che fanno pensare alla geometria e alla matematica. E se in quei ghirigori ci fosse inscritta una formula magica della natura? E se si scoprisse che lì ci sono le istruzioni cosmiche di come funziona la vita? Ma la storia non finisce qui. Mentre scuotevo energicamente la conchiglia per farne uscire tutta l’acqua, sento un tonfo di qualcosa che cade nel buco dello scarico: era una grossa lumaca con guscio. Così grossa che per fortuna non è andata giù. Riesco a estrarla e la riporto nel giardino. Felice di avere salvato la lumaca e certa che la conchiglia fosse ora vuota, ricomincio con altri risciacqui ma vedo altre lumache annidate tutte insieme all’interno della conchiglia. Avevo invaso la casa delle lumache! Ormai era troppo tardi! avevo usato anche del sapone di Marsiglia ed era meglio uscissero tutte per non esserne forse avvelenate.

Una era più piccola, bellissima e più espressiva delle altre, la faccio uscire e imploro perdono di quel terremoto che avevo provocato. E' stato terribile disturbare tutte queste lumache, loro che così sapientemente si erano scelte come dimora una nobile conchiglia ma ignare che un essere umano avrebbe potuto inconsapevolmente potuto distruggerla. Che peccato! Ora le lumache sono in giardino e spero che abbiano recuperato le energie dopo lo spavento. Forse rimetterò la conchiglia dove l’ho trovata sperando che la riscelgano come casa. E’ importante prendermi cura di ciò che mi appartiene e se invece non posso farlo allora meglio regalare a qualcun altro che lo faccia. Il possesso dovrebbe essere proporzionale alla possibilità e al desiderio di prendersene amorevolmente cura.

THE DINOSAUR and THE SHELL. After several months of absence, I opened the door-window to the little garden of the apartment and I noticed that the rubber dinosaur and the large shell resting in the flowerbeds were encrusted with earth and the typical soot of the city air. With the dinosaur I decided that I will wash it and give it a space that suits it, with the shell instead I felt almost a sense of shame ... and I just wanted to clean it. "But how did I let the patient work of some deep sea animal be reduced to this?" I took them both to the bathroom sink and with a toothbrush and Marseille soap I started scrubbing. With the dinosaur I was quick but from the shell kept coming out dark brown earth and something like coffee, like when cleaning mocha. While I was cleaning and rinsing, it occurred to me how I liked shells from an early age and how happy I was when I got one. It was the idea of mine but I had never set myself the problem of also taking care of it. And so, once the shell arrived, I placed it in the garden, to make it more beautiful. While I was cleaning it, I looked at it closely and saw streaks, a map of a real path, that of the creature while he was building it. Mysterious, precise signs, with a repetitive logic, which make one think of geometry and mathematics. And what if a magical formula of nature was inscribed in those squiggles? What if you discover that there are cosmic instructions of how life works? But the story does not end here. While I was shaking the shell vigorously to get all the water out, I heard a dull thud of something falling into the drain hole: it was a large snail with a big shell. So big that luckily it didn't go down. I managed to pull it out and brought it back to the garden. Happy to have saved the snail and certain that the shell was now empty, I start again with other rinses and I discover other smaller snails that were hidden and nested all together in the bottom and inside the shell. I had invaded the snail house! Now it was too late! I had also used some Marseille soap and it was better if they all went out not to be poisoned by it. One of the snails was very young, beautiful and more expressive than the others, I let her out and begged forgiveness for the earthquake I caused. I am deeply sorry to have disturbed all these snails, them who so wisely have chosen a noble shell as their home and unaware that a human being could unknowingly destroy it. Now the snails are all in the garden and I hope they recovered from the shock. I might put the shell back where I found it, hoping that they will reselect it as a home. I understand that it’s important to take care of what belongs to me and if I can't do it then to give it away to someone who will. Possession should be proportional to the ability and desire to lovingly take care of it.

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