IL DINOSAURO e LA CONCHIGLIA. Dopo diversi mesi d’assenza apro la porta finestra sul giardinetto di casa e noto che il dinosauro di gomma e la grossa conchiglia appoggiati nelle aiuole sono incrostati di terra e della tipica fuliggine dell’aria di città. Con il dinosauro decido che lo laverò e gli darò uno spazio che gli si addica, con la conchiglia invece provo quasi un piccolo senso di vergogna... e la voglio solo pulire. “Ma come ho fatto a lasciare che si riducesse così l’opera paziente di un qualche animaletto delle profondità marine?” Ho portato entrambi nel lavandino del bagno e con spazzolino e sapone di Marsiglia ho incominciato a fregare. Col dinosauro ho fatto in fretta ma dalla conchiglia continuava ad uscire terra e qualcosa di simile al caffè, come quando si pulisce la moca. Mentre la pulivo e la risciacquavo, mi è venuto in mente di come mi piacessero le conchiglie fin da piccola e di com’ero contenta quando me ne arrivò una. Era l’idea di averne una tutta mia ma n...
La natura non finisce mai di stupirmi: questo pomeriggio i baccelli secchi del glicine hanno incominciato a cadere per terra per aprirsi e rilasciare i semi. Improvvisamente un ticchettio insolito sulle chianche, e scopro che sono loro, i baccelli. Ciò che mi stupisce è l’unisono. E così mi rendo conto che la primavera è veramente arrivata e la natura semina. ******************************************* Nature never ceases to amaze me: this afternoon the dried pods of the wisteria began to fall to the ground, to crack open and release the seeds. Suddenly an unusual ticking on the “chianche”, and I discover it’s them! What amazes me is the unison. I realize that spring has truly arrived and nature sows
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